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Damasco, XII secolo. Gli scontri tra laici e gerarchie ecclesiastiche, tra fede e ragione, fanno da sfondo agli eventi che travolgono la vita di Abelardo, considerato, a ragione, uno dei più grandi filosofi del suo tempo. E strettamente intrecciata alla vita del filosofo è quella di Eloisa, la sua più brillante allieva, sua amante, poi moglie, infine sorella. Un amore epico, allo stesso tempo puro e passionale, fomentato dalla passione per lo studio, per la filosofia, per la ragione e la verità. Ed è proprio la continua ricerca della verità che porterà Abelardo a trovarsi assediato dai suoi sempre più numerosi oppositori, che lo costringerà a separarsi dalla sua amata, a subire umiliazioni, mutilazioni fisiche e morali fino a spingerlo a inscenare la propria morte per poi nascondersi in un monastero damasceno. Accanto alla sua storia, l'autore racconta quelle dei personaggi coinvolti nelle sue vicende, storie di assedi fatti o subiti, frammenti di vite che si intrecciano a quella del protagonista, aggiungendo un nuovo fascino alla già indimenticabile storia di Abelardo ed Eloisa.